VIAGGIO NELLE ANOMALIE ITALIANE – dal 45° alla trattativa Stato-mafia e al crollo della prima Repubblica
GIOVANNI FASANELLA Giornalista e ricercatore | MARIO MORI Generale dei Carabinieri, Fondatore del ROS |
Locandina dell’incontro
Articolo Giornale pre-incontro
Presentazione a cura di Rosalba Schenal
Buonasera a tutti.
Un caloroso ringraziamento per la presenza ai relatori.
Al Generale Mario Mori, finalmente assolto dopo tanti anni di processi, noi tutti siamo stati in trepida attesa di questo momento e di questo verdetto.
A Giovanni Fasanella, ottimo autore di quattro ricerche prestigiose condotte con la collaborazione di Mario J. Cereghino e del giudice Rosario Priore, raccolte in un unico volume da Chiare Lettere, intitolato ” Il libro nero della Repubblica Italiana “.
Le ricerche sono l’argomento proposto ” Viaggio nelle anomalie italiane “.
Argomento vasto, coinvolgente, interessante che vede sullo scacchiere italiano, nella seconda metà del Novecento, amici e nemici alla ricerca dei propri interessi creare il terreno fertile per violenza e terrorismo.
Giovanni, ti pongo una domanda, perché non si è mai giunti alla verità giudiziaria ?
Conduce Daniela De Donà che ringrazio per la pronta disponibilità.
Il dott. Franco Tosolini, moderatore in programma, ha avuto un contrattempo.
Ricordo che sono in corso le iscrizione a Liberal per il nuovo anno.
Espone il pittore Nicola Comiotto.
Auguro a tutti voi buon Natale e buon compleanno a Paola e Miriam.
Grazie.
Articolo Giornale post-incontro
IL LIBRO
“Intrigo internazionale”, “Il golpe inglese”, “Il puzzle Moro”, “Le menti del doppio Stato”: quattro libri fondamentali frutto di anni di ricerche basate su documenti ufficiali rinvenuti negli archivi anglosassoni e nazionali. Ecco perché la Repubblica italiana è stata segnata da terrorismo, tentativi di golpe, servizi segreti deviati, stragi e un’infinita serie di eventi tragici mai veramente chiariti. Una vera e propria guerra clandestina combattuta dai nostri stessi alleati inglesi, americani e francesi. Così, per più di trent’anni, il doppio Stato ha insanguinato l’Italia. I risultati di un’indagine condotta in alcuni fra gli archivi più prestigiosi del mondo (a cominciare da quello britannico di Kew Gardens) sui contesti interni e internazionali che fecero da sfondo agli anni di piombo. Ecco il “grande gioco” sullo scacchiere italiano, in cui guerra fredda tra nemici e guerra segreta tra amici e alleati per il controllo del Mediterraneo (e del petrolio) si sono intersecate fino a sovrapporsi, contribuendo a creare nella seconda metà del Novecento il terreno fertile per violenza e terrorismo. Quattro libri (“Intrigo internazionale, “Il golpe inglese”, “Il puzzle Moro”, “Le menti del doppio Stato”) pubblicati nell’arco di un decennio, tra il 2010 e il 2020, vengono ora riproposti in un unico volume, rispettandone la sequenza cronologica, per far emergere il filo rosso che lega le inchieste di Rosario Priore, il magistrato che si è occupato degli episodi più gravi di terrorismo politico, alle ricerche di Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella, i quali più di altri continuano a scavare sui nessi tra le radici endogene della violenza e la complessità dei contesti internazionali, basandosi rigorosamente su fonti di prima mano. Nessi a lungo negati o sminuiti, ma che ora cominciano finalmente a essere riconosciuti anche nella discussione pubblica.