Triadi nelle neuroscienze e nel cammino spirituale
Franco Fabbro
ordinario di Neuropsichiatria infantile
da “” IL GAZZETTINO “” di domenica 11 novembre 2007 a cura di Daniela De Donà
<< ANCHE IL CERVELLO HA BISOGNO DI AMORE >>
— La genetica è importante, ma anche l’ ambiente.Il bimbo maltrattato sarà meno intelligente–
Svelerà cosa c’è dietro il concetto di tre nelle scuole spirituali di Occidente ed Oriente. Parlerà di amore, di nevrosi, di disagi dell’ anima, di neuroscienze. Franco Fabbro, lo scienziato del cervello appassionato di teologia e filosofia, sarà a Belluno sabato 17 ospite di Liberal presieduto da Rosalba Schenal. Nella sala Muccin del Centro Giovanni XXIII, moderato da Flavio Devetag Chalaupka, direttore UOC di neurologia all’ ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, offrirà spunti intorno al tema ” Triadi nelle neuroscienze e nel cammino spirituale “. Fabbro, friulano, classe 1956, preside di Scienze della formazione a Udine, dove è professore ordinario di Neuropsichiatria infantile, è anche referente scientifico di Neurolinguistica all’ Istituto friulano Medea.
Sei un cervellone, hai un cervello da gallina: c’è veramente una relazione fra dimensioni del cervello ed intelligenza ?
<< Non è importante il peso e la grandezza. L’intelligenza dipende dalla grossezza dei neuroni e dai rapporti che hanno tra di loro. Esistono tanti tipi di intelligenza: ci sono persone abilissime in alcune sue forme e deficitarie in altre >>.
Ma cosa conta per essere intelligenti ?
<< La genetica e l’ ambiente. Un bambino in una famiglia di persone intelligenti, cioé geneticamente predisposte ha un netto scadimento intellettivo se viene privato affettivamente, non è seguito o addirittura maltrattato >>.
Come dire che l’ amore favorisce l’ intelligenza ?
<< Senza affetto ed attenzione alcune zone del cervello, i gangli alla base, hanno meno peptidi. Questo può portare a manifestazioni piccole e sottili di disturbi nell’apprendimento>>.
Lei si riferisce a bambini ?
<< La regola vale per tutta la vita, anche per gli adulti quindi. Certo è molto significativa nei primi anni di vita >>.
L’amore, insomma, può essere una medicina per il cervello ?
<< Se una persona ha problemi emotivi o vive un’ ossessione e non riesce perciò ad esprimere il suo potenziale può guarire attraverso l’ amore. Da sottolineare è che l’ amore si dà, e chi pensa solo a riceverlo è nella parte nevrotica >>.
Ma tutti vogliono avere qualcosa dai propri cari ?
<< Lamentandosi magari con chi non gli ha prestato attenzione. Ma a tendere dall’altro è l’inizio della fine >>.
da “” IL GAZZETTINO “” di domenica 18 novembre 2007 a cura di Daniela De Donà
<< LA BELLEZZA PERFETTA ? CERCATELA IN TRE ELEMENTI >>
E’ partito da Pitagora (582 – 500 a.C.), che faceva giurare i suoi discepoli davanti alla tetrade, e da Sant’Agostino che sosteneva che nella trinità si affermano la bellezza e il gaudio perfetti. Ed è arrivato a parlare – rispondendo alle numerose domande del pubblico – di malattie mentali, depressive, nevrotiche e psicotiche che rappresentano un malessere interiore che si può curare con la meditazione. Franco Fabbro, professore ordinario di Neuropsichiatria Infantile all’ Università di Udine dove è anche preside della facoltà di Scienze della formazione, è stato ospite ieri di Liberal presieduto da Rosalba Schenal. L’incontro è stato moderato da Flavio Devetag Chalaupka, primario di Neurologia all’ ospedale Santa Maria del Prato di Feltre. Numero tre e triangoli sono stati il filo conduttore di una relazione che è andata al di là del taglio scientifico. Grazie all’uso di diapositive si sono toccate varie teorie intorno al cervello, come quella per cui l’ uomo ne ha tre – il primo per il corpo carnale, il secondo per il corpo naturale e il terzo per quello spirituale – che rendono le persone rispettivamente ” istintuali e motori “, ” emozionali ” o ” intellettuali “. Sul cervello, che ha la funzione di coordinare tutti gli organi e prendere informazioni dall’esterno, Franco Fabbro ha tracciato un paragone fra rettili e mammiferi, specialmente l’ uomo. << Nei rettili – ha affermato – il cervello non segue la prole, non ha emozioni, però lotta e sistema riserve. Nell’ uomo il cervello gli fa prevedere il futuro per cui si è capito che muoiamo e per questo si è iniziato il culto dei morti. Ma il nostro cervello controlla anche il movimento facendoci capire le intenzioni dell’ altro >>. Dal mondo del tre, passando per l’ induismo e per il mistico, maestro delle danze, Gurdijieff, fino a risposte date sulle stigmate di Padre Pio e sulla fine del mondo nel 2012. << Può essere – ha sottolineato – che chi desidera imitare Cristo, senza simulare, possa provarci senza fare nulla delle stigmate >>. Finale sulla terra, che come è oggi a Fabbro non piace, << anche domani, per un evento straordinario , il sole potrebbe non esserci più. La scienza ha dato troppe sicurezze e forse una crisi potrebbe essere utile per far sì che gli esseri umani facciano tornare l’ armonia. Bisogna vivere insomma, pensando che è questo il momento in cui siamo vivi.
IL PERSONAGGIO
“” Franco Fabbro, lo scienziato del cervello che studia i filosofi e crede nello spirito “”
di Carlo Sgorlon
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“Franco Fabbro è uno scienziato aggiornatissimo nello studio della fenomenologia del cervello, sia quella normale che quella patologica”. …
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“Ma, come tutti gli scienziati geniali, egli non è soltanto uno specialista del cervello e un neurologo. I suoi interessi non hanno confini. Si occupa di filosofia, di letteratura, di fisica, di astrofisica, di arte, delle epifanie del sacro, di strutture simboli e storia delle religioni asiatiche, mediorientali, occidentali e amerinde. Il suo primario interesse per il cervello è dovuto soprattutto al fatto che esso è lo strumento, il medium di tutte le conoscenze. Ma per Fabbro l’ oggetto vero della conoscenza è l’ Essere in generale, la Realtà”. …
da ” IL GAZZETTINO ” NordEst del 29.8.2006
LIBRI PRESENTATI:
“” IL CERVELLO BILINGUE – Neurolinguistica e poliglossia “”
(Editrice Astrolabio)
“” NEURO PEDAGOGIA delle LINGUE – come insegnare le lingue ai bambini “”
(Editrice Astrolabio)
“” NEUROPSICOLOGIA DEL LINGUAGGIO “”
(Editrice Il Mulino)