I Grandi incontri di Liberal Belluno proseguono sabato 19 gennaio 2019 alle ore 17,30 nella sala teatro del Centro Congressi Giovanni 23mo in piazza Piloni a Belluno con l’incontro dal titolo: “Sovranismo e sovranità”.
Con:
Davide Giacalone
Carlo Nordio,
Davide Giacalone, giornalista, scrittore, opinionista per Rtl 102.5 che presenterà il suo ultimo libro dal titolo “Arrivano i barbari”.
Carlo Nordio, ex magistrato, già procuratore aggiunto a Venezia, giornalista, scrittore, editorialista, che parlerà della nuova legge sulla legittima difesa, prescrizione, riforma della giustizia, e altro ancora.
conduce:
Roberto De Nart, direttore responsabile di bellunopress
Presentazione a cura di Rosalba Schenal
Signore e signori buonasera, benvenuti e buon anno nuovo.
Ringrazio vivamente per l’intervento i relatori Davide Giacalone e Carlo Nordio.
Come di consuetudine, l’argomento del primo incontro dell’anno è l’attualità: l’economia, il lavoro, la sicurezza, l’immigrazione irregolare, la giustizia e la politica estera.
Davide GIACALONE è opininista per Rtl 102.5 e autore di saggi ed inchieste.
Carlo Nordio è magistrato, già Procuratore Aggiunto della Repubblica a Venezia, attualmente scrive per il Messaggero e il Gazzettino, presiede il Premio Campiello.
Conduce l’incontro Roberto De Nart Direttore responsabile di bellunopress.
Concludendo, ricordo che sono in corso le iscrizioni a Liberal per il nuovo anno.
Espongono i pittori:
Nicola Comiotto ” Paesaggi invernali ”
Sandra Andreetta ” Riflessioni tra le calli a Venezia “.
Grazie.
Articolo Giornale post-incontro
IL LIBRO
Sono arrivati, i barbari. Sono fra noi. Ma chi sono? L’imbarbarimento è stato lungamente incubato, anche da quanti oggi lo subiscono. Non è l’invasione di questo o quel Paese, ma un sentimento diffuso, capace di scuotere le democrazie occidentali. Nato al loro interno. Allevato da una falsa, ma continua e vincente rappresentazione della realtà. Concimato da risentimenti che ciascuno coltiva verso altri, dalla convinzione che a ciascuno sia stato tolto qualche cosa e si abbia diritto ad avere di più. Dalla certezza che peggio di così non si potrebbe andare, che è poi il modo migliore per finire male. Troppo facile dire: i barbari sono questi o quelli. Invece le tracce d’imbarbarimento si vedono nella vita di ogni giorno, non solo nella sua rappresentazione collettiva o istituzionale. Nella convinzione che esistano diritti e non doveri. Che siano lecite le pretese e da scansarsi le responsabilità. Che sia possibile cercare il meglio senza riconoscere il bene e il benessere in cui si vive. Pagine che faranno arrabbiare molti. Urticanti e fastidiose. Contro il vento luogocomunista, lontane dalla bubbola sovranista. Utili solo se aiuteranno a vederli, i barbari. Magari allo specchio.