Quando bendarono la Libertà: maccartismo e caccia alle streghe
Eric Salerno
Chi è:
Invito dell’incontro:
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Locandina dell’incontro:
Articolo pre-incontro
Da “Il Gazzettino” di Belluno – domenica 12 maggio 2013 di Daniela De Donà.
LIBERALBELLUNO Intervista con l’inviato esperto di America e Medio Oriente
<<FANTASMI NELLA GRANDE MELA>>
Eric Salerno e il suo libro tra maccartismo e <<libertà bendata>> negli USA
Una saga familiare ambientata negli Stati Uniti. Niente a che vedere con le telenovele tipo <<Dallas>>: la storia è quella di un bambino, figlio di un italiano e di una russa ebrea che respira l’ atmosfera di caccia alle streghe del maccartismo, il movimento che aveva dichiarato guerra spietata alla cospirazione comunista. Sarà Eric Salerno, inviato speciale ed editoria- lista de Il Messaggero, a trarre spunto da vicende autobiografiche per allargare lo sguardall’America di oggi. Moderato da Maurizio Cerruti, caporedattore esteri de Il Gazzettino, Salerno parlerà di <<libertà bendata>> in sala Muccin del Centro Congressi Giovanni XXIII sabato 18 alle 17.30. Organizza l’ Associazione Liberal presieduta da Rosalba Schenal.
Nel suo libro Lei ricorda l’abete di Natale con la stella rossa e la falce in punta, e, poi i neri che la insultano per strada chiamandola ebreo. Che dire del razzismo americano ? << Nonostante New York fosse un pentolone che accoglieva gente proveniente da tutto il mondo gli ebrei vivevano per conto loro, e così gli italiani. Il razzismo si evidenziava in modo sottile, con una sorta di segregazione che riguardava il livello privato della vita: molti circoli sportivi, per dire, erano interdetti agli ebrei e tanto più ai neri>>.
Lei è giornalista, esperto di questioni mediorientali e ha casa anche a Gerusalemme. Nel suo libro <<Rossi a Manhattan>> (Il Saggiatore) scrive che Israele continua a bloccare il diritto degli arabi della Palestina a uno stato indipendente. Futuro di pace ancora lontano ? <<Entrambi sanno bene cosa devono fare per accordarsi, sanno come dovrebbero muoversi per condividere la stessa terra. Ma fanno resistenza, per motivi vari. Non si fidano gli uni degli altri, sia a livello diplomatico che popolare>>.
Guardie rosse o SS tedesche: c’è da averne ancora paura ? << Le ideologie del secolo scorso sono scomparse. Il nazismo fu macchina da genocidio, il comunismo pure ha provocato molte morti in Russia, ma il socialismo resta per molti un sogno ancora valido anche se di non facile attuazione. Quando cadde il muro il Berlino, il Pontefice disse ai capitalisti di non gridare vittoria, perchè nemmeno loro hanno saputo offrire il modello giusto>>.
Ne fa cenno nel suo libro: Bob Dylan, cantautore folk, seppur di striscio, accompagna i Suoi anni giovanili. << Dopo i 33 giri, vi entra dalla porta posteriore: recentemente ho scoperto che la sua prima fidanzata, Susi Rotolo era la figlia di un amico di mio padre Michele. Forse abbiamo giocato assieme. Certo è che Dylan per la mia generazione fu un idolo, una sorta di guida con la sue canzoni>>.
Presentazione di Eric Salerno a cura di Rosalba Schenal il 18 maggio 2013
Eric Salerno è nato a New York da un italiano molto calabrese, cattolico non praticante e comunista e da un’ebrea russa, nipote di un rabbino, fuggita dal comunismo.
E’ giornalista, scrittore, inviato speciale, esperto di questioni africane e mediorientali, corrispondente per molti anni de Il Messaggero da Gerusalemme.
I suoi genitori, così diversi per cultura e provenienza, lo hanno educato con un unico intento: essere figlio del futuro, internazionalista, tollerante e pronto a combattere per i diritti di tutti.
Tra le sue pubblicazioni: Guida al Sahara (SugarCo 1973), Fantasmi sul Nilo (SugarCo 1975), Israele, la guerra dalla finestra (Editori Riuniti 2002), Genocidio in Libia (Manifestolibri 2005), Mosè a Timbuctu (Manifestolibri 2006), Uccideteli tutti ! (Il Saggiatore 2008), Mossad base Italia (Il Saggiatore 2010), Rossi a Manhattan (Il Saggiatore uscito in libreria il 4 aprile 2013)
Moderatore della serata:
Maurizio Cerruti Caporedattore Esteri del “Il Gazzettino”
Articolo post-incontro
da “Il Gazzettino” di Belluno – domenica 19 maggio 2013 di Daniela De Donà.
<< STORIE DI LIBERTA’ E PREGIUDIZI >>
A volo d’ uccello. Tra i pogrom dei cosacchi nella Russia zarista, la lotta per la sopravvivenza e l’ emigrazione nell’ Italia del fascismo nascente e la fatica di mostrare il proprio pensiero nell’America dove la statua della Libertà viene bendata. E’ stato Eric Salerno a srotolare il filo della memoria – e della storia documentata – in cui le vicende personali si sono cucite per diventare un libro (<< Rossi a Manhattan >> Il Saggiatore). Ieri Salerno – scrittore, giornalista esperto di questioni africane e mediorientali, editorialista de Il Messaggero – è stato ospite dell’ Associazione LiberalBelluno. Per parlare dei genitori. Del padre Michele, che fu pure giornalista di Paese sera: << Un marxista che si batteva per una società migliore, ma senza seguire la via sovietica >>. E della madre, ebrea, che usciva da una storia terribile e poco citata: << Tutti conoscono l’olocausto degli anni Quaranta in Germania, ma ci si dimentica che all’inizio del secolo in Polonia, Russia e Bielorussia era radicato l’odio contro gli ebrei, un odio che portò ai pogrom >>. Il papà – cattolico, espulso dagli Stati Uniti, perchè combatteva capitalismo e imperialismo – non ha mai parlato male del Paese che lo ha costretto alla deportazione: << Ci aveva vissuto per ventotto anni, tenendo però sempre solo il passaporto italiano. I miei genitori, pur cacciati, sostenevano che è un Paese che non va buttato via >>. E a proposito di ebrei ed italiani fuggiti dalla patria, seppur per motivi diversi, esce una curiosità: << Molti italiani, comunisti, che vivevano negli Stati Uniti corteggiarono ebree scappate dalla Russia, perchè volevano capire meglio la rivoluzione. Di cui queste ragazze, in realtà, sapevano ben poco >>. Si tocca la questione del maccartismo. E di un comune atteggia- mento di caccia alle streghe che si lega all’attualità, nel pregiudizio popolare: << Negli anni Cinquanta in America c’era il comunista come nemico potenziale, oggi ogni arabo o islamico fa paura >>. E sulla bomba scoppiata alla Maratona di Boston ? << Meglio una democrazia dove si muore ogni tanto che una dittatura in cui si muore ogni giorno >>. Ad introdurre l’ incontro è stato Maurizio Cerruti, caporedattore esteri de Il Gazzettino, che ha sottolineato la difficoltà di affrontare temi biografici <<perchè nel raccontare la storia della propria famiglia è facile cadere nell’esaltazione o nella piaggeria >>. Rischio che non ha sfiorato Salerno che come ha sintetizzato Rosalba Schenal, presidente dell’ Associazione Liberal << è stato educato ad essere figlio del futuro, internazionalista, pronto a combattere per i diritti di tutti >>.
Biblioteca:
Video by Siro
Le Foto dell’incontro: