L’italia nello spazio una storia di conquiste dal XIV secolo ad oggi
Giovanni CAPRARA
Responsabile redazione scientifica del “Corriere della Sera”
Piero Benvenuti
Professore Ordinario di Astrofisica delle Alte energie
Segretario Generale dell’Unione astronomica internazionale
Locandina dell’incontro
Invito dell’incontro
Articolo Giornale pre-incontro
Presentazione a cura di Rosalba Schenal
Signore e signori buonasera.
Ringrazio per la loro presenza il dottor Giovanni Caprara Responsabile della redazione scientifica del Corriere della Sera e il professor Piero Benvenuti Professore ordinario di Astrofisica delle Alte Energie all’Università di Padova e, da agosto dello scorso anno, Segretario Generale dell’Unione astronomica internazionale.
E’ stata l’Unione degli astronomi, che ha sede a Parigi, a chiamare “ Caprara “ un asteroide tra Marte e Giove, come riconoscimento al dottor Caprara per la sua attività di divulgatore scientifico.
Lo spazio e i suoi misteri, dall’antichità alla cosmologia moderna hanno affascinato l’uomo che ha sempre scrutato il cielo, turbato da sentimenti contrastanti di ammirazione e angoscia. Il dottor Caprara ha raccontato, nel suo interessante lavoro, le storie dal 1300 ad oggi, degli italiani che, con passione, coraggio e determinazione si sono dedicati allo studio e all’esplorazione dello spazio, generando nuova scienza e nuove tecnologie che hanno, anche, favorito lo sviluppo economico del Paese.
Oggi le stazioni spaziali che ruotano attorno alla terra sono per metà costruite in Italia e a bordo ci sono astronauti italiani, quindi l’Italia non sfigura, anzi, gode di notevole prestigio in questo campo. La nuova missione verso Marte, partita lunedì, ha come maggiore contributore l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Università di Padova.
Vi ricordo che ci si può iscrivere a Liberal per il 2016.
Le opere pittoriche esposte sono:
“ Aspettando la primavera “ di Sandra Andreetta
“ Verso Praderadego “ (paesaggio) di Nicola Comiotto
“ Primavera “ di Roberto Lazzarotto
Grazie.
Articolo Giornale post-incontro
IL LIBRO
La storia dello spazio italiano inizia alla fine del Trecento, ma sarà l’Ottocento a segnare l’avvio delle ricerche sui razzi in chiave più scientifica seguendo gli inglesi che per primi li costruivano e li impiegavano a scopo bellico. Dopo la Seconda guerra mondiale la Marina e l’Aeronautica “arruolano” due scienziati tedeschi per affrontare la tecnologia dei razzi. E negli anni Sessanta sarà Luigi Broglio a diventare il vero “padre” dello spazio italiano realizzando il primo satellite italiano “San Marco” per indagare l’atmosfera. Un’avventura straordinaria per un’Italia coraggiosa che amava le sfide: in quel periodo l’Italia conquisterà il suo ultimo Nobel scientifico con Giulio Natta. La nascita nel 1988 dell’Agenzia Spaziale Italiana darà il via a un vero programma di esplorazione su vari fronti di ricerca cosmica e alla importante collaborazione per la stazione spaziale internazionale. Un libro documentato che è una lunga storia di uomini: visionari, scienziati, tecnologi e politici che hanno sostenuto l’idea dell’esplorazione dello spazio. Una storia che ha generato nuova scienza, nuove tecnologie e favorito lo sviluppo del Paese a livello internazionale in un campo d’avanguardia.
Video by Siro
coming soon
Le Foto dell’incontro