La donna e il dolore
Alessandra Graziottin
direttore Centro Ginecologia e Sessuologia Medica osp.S.Raffaele di Milano
da “” IL GAZZETTINO “” dell’ 11 marzo 2007 a cura di Daniela De Donà
<< Le mille sfaccettature del dolore al femminile >>
<< Il dolore non ci lascia mai dove ci ha trovati >>. Che sia fisico o emotivo. A toccare i tasti laceranti del dolore del corpo, del cuore e della mente, verranno le parole forti di Alessandra Graziottin. Venerdì prossimo, 16 marzo – con appuntamento alle 18 nella sala Teatro del Centro Giovanni XXIII di piazza Piloni – il club di Belluno della Fondazione Liberal con la sua presidente Rosalba Schenal organizza un incontro d’ eccezione. Ospite, infatti, sarà la dottoressa – editorialista de Il Gazzettino – che dirige il Centro di ginecologia e sessuologia medica <<San Raffaele Resnati>> di Milano, che è docente alla Scuola di specializzazione in ostetricia e ginecologia delle Università di Firenze e Parma, che è codirettore del Corso di perfezionamento in sessuologia medica dell’ Università di Firenze, nonché collaboratrice con ruoli di prestigio in società mediche italiane ed europee. “” La donna e il dolore ” è il titolo dato all’ incontro: << Il dolore è uno scacchista che ci provo- ca, ci sgomenta, ci obbliga a confrontarci con le sfide ultime della vita: l’angoscia della malattia, tanto più pervasiva quanto più la patologia è grave o difficile da diagnosticare, l’ ansia per il futuro, la rottura di ogni equilibrio fisico e psichico, la prospettiva che il futuro sia ristretto improvvisamente ad una manciata di anni o mesi >> scrive a tal proposito Alessandra Graziottin che verrà presentata venerdì dal direttore dell’ Unità operativa di Neurologia dell’ Ospedale S. Maria del Prato di Feltre, Flavio Devetag Chalaupka.
da “” IL GAZZETTINO “” di sabato 17 marzo 2007 a cura di Daniela De Donà
<< Diamo spazio ad una vita ricca di affetti >>
Anche un abbraccio può lenire le sofferenze, ma guai a non riconoscere i messaggi che il corpo ci invia.
<< Il dolore toglie energia vitale, è semaforo rosso che prima o poi si accende nella vita di tutti noi. Ci tormenta, ma ci avvisa che nel nostro corpo c’è una minaccia. Dal prematuro all’anziano va rispettato. Ed insieme all’ uso rigoroso del farmaco, che segue una diagnosi accurata diviene analgesico potente anche una presenza cara, anche di un volontario. Perché un con- tatto che manda onde affettuose, un massaggino come si fa ai bambini quando si fanno male, o un abbraccio possono contare nel lenire la sofferenza >>. Davanti ad un pubblico coinvolto che ha riempito la sala Teatro del Centro Giovanni XXIII, Alessandra Graziottin ha fornito più letture del dolore, che non va considerato sintomo ancillare della malattia. << Senza diventare ipocondriaci impariamo ad ascoltare il nostro corpo – la sessuologa ed oncologa, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica dell’ Ospedale San Raffaele Resnati di Milano, così ha fornito pratici consigli su come negoziare per combattere il dolore – facciamo movimento fisico quotidiano in tutto il corpo, con saggezza, evitiamo il sovrappeso, dormiamo a sufficienza, diamo spazio ad una vita effettivamente ricca >>. Graziottin, sollecitata dalle domande del pubblico, è andata poi giù chiaro anche con i medici: << A cui si chiede competenza ed umanità, intesa come capacità di mettersi nei panni degli altri. Senza abdicare. Usando i due strumenti della diagnosi che consistono nell’ascoltare i pazienti e nel leggere il corpo, visitandolo >>. L’ incontro, organizzato da Liberal di Belluno, presieduto da Rosalba Schenal, è stato introdotto da Flavio Devetag Chalaupka, direttore dell’ Unità di neurologia dell’ Ospedale S. Maria del Prato di Feltre che ha ricordato come la sfida di oggi consista << nel ricomporre una medicina senz’anima con la psicologia senza corpo >>.