Giulietta e Romeo. L’origine friulana del mito
Francesca Tesei 1, Albino Comelli 2
collaboratrice Civici Musei di Udine 1, saggista 2
da “” IL GAZZETTINO “” del 30 marzo 2008 a cura di Daniela De Donà
Sabato prossimo nell’ incontro di Liberal sul sentimento la tesi sull’ origine del mito shakespeariano
<< SE GIULIETTA E ROMEO SONO FRIULANI >>
– – La trama della storia d’ amore sarebbe stata scritta 70 anni prima del drammaturgo – –
Si parlerà d’ amore. Sul fondale della più romantica delle storie. Quella in cui due ragazzi – Giulietta e Romeo – si incontrano ad una festa di carnevale, si amano a prima vista di un amore intenso che, per la rivalità politica delle loro famiglie diventa tragedia. Liberal Belluno, presieduto da Rosalba Schenal, propone per il 5 aprile alle 18 nella sala Muccin del Centro Giovanni XXIII un incontro sul sentimento. Con due voci. Per portare un contributo sull’origine friulana del mito di Giulietta e Romeo interverrà Francesca Tesei, già collaboratrice dei Musei civici e Gallerie di Storia dell’ arte del Comune di Udine, che con proiezioni di immagini ed evidenze letterarie ed archeologiche avvalorerà la tesi che gli antenati dei due amanti vissero nel 1511 in Friuli.
<< La trama del dramma di Shakespeare ” Romeo and Juliet “, scritto fra il 1592 e 1596 non è originale, essa è pervenuta al drammaturgo inglese mediante alcune traduzioni in inglese di Arthur Brooke ” The tragical History of Romeus and Juliet ” 1562, e di William Painter ” The goodly History of the true and costant Love between Rhomeo and Julietta ” 1567 – anticipa Tesei – la trama della vicenda così come è a noi nota con l’ ambientazione a Verona al tempo di Bartolomeo della Scala agli inizi del Trecento, l’ amore contrastato, la lotta fra Montecchi e Capuleti risale in ultima analisi a un autore vicentino, Luigi Da Porto – uomo d’ armi e di lettere – di madre friulana, Elisabetta Savorgnan del ramo Del Torre ed è databile ben 70 anni prima del dramma di Shakespeare >>. Ad entrare nelle pieghe di amore e morte sarà poi Albino Comelli, psicoterapeuta, saggista, poeta: << Nelle vicende c’è sorriso universale e lacrime. E’ ben più di un flirt amoroso quello dei due ragazzi che balzeranno, grazie all’ arte di Shakespeare, nell’immaginario collettivo universale >>, sono parole di Comelli che precisa come amore e violenza siano i veri protagonisti della vita. << L’ amore è via di salvezza. A sbarrargli la strada anche oggi c’è la morte, nel senso del quotidiano passaggio delle cose che non tornano più >>. Per i giovani, ma non solo, l’ amore è aspettare il buono che sta per arrivare. Se non lo hai e ti manca lo puoi però sognare, osservando magari dove scorre qualcosa di grande, il mare o le stelle. Ma mentre l’ aspetti ce l’ hai già, e ciò che deve venire è sempre meglio di quello che è stato, perché si somma a ciò che hai già avuto. Ma esiste soluzione per far vincere l’ amore ? Lo psicoterapeuta non ha dubbi: << Ama sempre tutto ciò che hai sottomano, l’ aria che respiri o la voce che senti. Certo è meglio se si è in due, perché c’è rimbalzo. Parlarsi e guardare negli occhi dell’ altro serve per vedere se stessi, come allo specchio >>.
da “” IL GAZZETTINO “” di domenica 6 aprile 2008 a cura di Cristina Orsega
<< L’ AMORE INIZIA DALLE PICCOLE COSE >>
– – Lo psicoterapeuta Comelli consiglia le coppie sulla scia di Shaekespeare —
Amore sublime e idealizzato, amore quotidiano e storico sono i fluttuanti temi su cui si è incentrata, nella tiepida sera di aprile, la presentazione culturale organizzata ieri alle 18 presso la sala Muccin del Centro Giovanni XXIII da Liberal Belluno. Un incontro con temi a sfondo sentimentale nei mesi primaverili che da un’ iniziale scelta è ormai diventato un appuntamento costante. E nella dissertazione di ieri gli echi sono volati dall’antica Grecia alle problematiche della relazione amorosa dei tempi moderni e all’inquietudine contemporanea. A fare gli onori di casa la presidente Rosalba Schenal che ha presentato i relatori invitati per l’ occasione: Francesca Tesei, collaboratrice dei Civici Musei e gallerie di Storia dell’arte del Comune di Udine e Albino Comelli, psicoterapeuta, saggista e poeta. A due mani hanno scritto l’ avvincente volume, edito dalla casa editrice L’ Autore Libri di Firenze, che ripercorre quella che sembrerebbe essere la vera nascita del famoso dramma shakespeariano sul sentimento più celebrato nei tempi. Nella pubblicazione ” Giulietta e Romeo, l’ origine friulana del mito ” ripercorsi luoghi, protagonisti e la verità storica che riporterebbe la celebre vicenda amorosa alle contrade udinesi del ‘ 500, anziché nell’immaginaria Verona del ‘ 300 e la prima versione opera del vicentino Luigi Da Porto su base autobiografica, il suo amore per Luigina Savorgnan a cui dedica l’ opera.
<< Il perché delle incertezze dei rapporti d’ amore ? – ha risposto ironicamente Albino Comelli ad una domanda giunta dal pubblico -. Perché chiedono un buon destino al balcone veronese >>. Ironica battuta che ha preso spunto dal fatto che il famoso palazzo dei sospiri dei due amanti sarebbe stata un’ invenzione scenografica creata per invaghire i viaggiatori del Grand Tour dell ‘ 800 affascinati dall’ opera del drammaturgo inglese. << In realtà – ha poi approfondito lo psicoterapeuta – la crisi di coppia attuale dipende dalla mancanza di forza e pazienza nel saper vivere i gesti quotidiani dell’ altro >>. Argomentazione che il Comelli non ha disgiunto da un amore inteso come ideale, eroico e assoluto, << forza che sempre vince su tutto >> e in questo ha ricordato gli stessi amori di coloro che << ci hanno donato la vita e non hanno ricevuto opere d’ arte o monumenti >>.
Amore infinito calato nei giorni e trasposizione ideale nell’arte sono stati sciorinati nelle diverse interpretazioni letterarie ed esegetiche. Ricordato l’ amore filantropico del dottor Albert Schweitzer e di Madre Teresa di Calcutta, le citazioni di S. Paolo, ” l’ ubi caritas et amor ” del Patriarca Paolino d’ Aquileia, il Leopardi che << nell’insoddisfazione esistenziale puntava comunque all’infinito >>. << L’ amore – ha ribadito il Comelli – è divino, è Dio stesso, e sfida le battaglie della storia. Nell’ arte viene sublimato l’ eterno desiderio di vivere l’ infinito con la persona amata sfidando la morte con l’ eternità del sentimento >>. Un gesto che non esime da una responsabilità individuale << Nelle delusioni – ha definito – il primo gesto d’ amore e di rispetto della vita è quello di alzarsi al mattino >>, un’ incitazione dello psicoterapeuta a ricominciare dalle piccole cose.
IL LIBRO PRESENTATO:
GIULIETTA E ROMEO
L’origine friulana del mito
I luoghi, i protagonisti, la verità storica
della più celebre tragedia amorosa di tutti i tempi
di Albino Comelli e Francesca Tesei
( Ed. L’ Autore Libri – Firenze)
Albino Comelli è nato a Parigi da genitori friulani e vive a Udine. Ha studiato Filosofia, Scienze politiche e Psicologia. Psicoterapeuta, è autore di varie opere di saggistica, tra cui L’ ipnosi: una malattia psicosomatica, Sotto ipnosi, Racconto di vite passate, Amare insieme, e lo studio sul popolo friulano L’ eredità dell’ inconscio. Con questa casa editrice ha pubblicato le raccolte di versi Sogno di un aquilone, Fuochi del Nord, Il canto delle sette stelle, Terra mare, Nulla più del fuoco, Vita sparsa – Szétszòrt élet, Il gioco degli angeli e, insieme al poeta ungherese Andràs Ferenc Kovàcs, l’ opera bilingue Tempo e Amore – Torre e spina.
Francesca Tesei è nata a Roma e vive a Udine. Laureata in Lettere Antiche all’ Università degli Studi di Padova, si è specializzata in ambito storico – archeologico negli Stati Uniti e in Germania. Ha collaborato alla realizzazione di mostre archeologiche e storico – artistiche ed alla stesura dei relativi cataloghi presso i Civici Musei e Gallerie di Storia dell’ Arte del Comune di Udine.
dalla raccolta di poesie “”TERRAMARE”” di Albino Comelli
<< Incontro >>
Vorrei spezzare questa lacrima
in tua compagnia,
per sentire che non piango solo,
vorrei dividere il mio tempo
per fare di ogni mio istante
un frammento con nostalgia
di stare insieme a te.
Non voglio bere nel bicchiere
la mia sola sete,
non voglio raccontare al cuore
una parte sola della storia
che fu compiuta insieme.
Vorrei che la mia libertà
d’ andare
fosse sulla strada dei tuoi ritorni,
vorrei restare nella tua avventura
perchè di ogni cosa
tu sei la parte mezza
che mi fa sentire intero.
<< Il tempo e l’ amore >>
Mille anni d’ attesa
saliranno come torri d’ avorio
alla tua soglia.
Sarà l’ istinto
del mio cuore
sazio d’ infinito,
quando l’ averti un attimo
mi farà sentire eterno.
Che in te io sia l’ universo,
che tutto il mondo sia
dove noi siamo soli.
Che tu sia per sempre,
tu che sei un tempo solamente.