Fede e liberta’ sotto la mezzaluna.
Padre Bernardo Cervellera 1, Giovan Battista Brunori 2
direttore agenzia Asia News 1, vaticanista del TG2 2
da “” IL GAZZETTINO “” di domenica 9 dicembre 2007 a cura di Daniela De Donà
<< ISLAM, UNA FEDE IN CERCA DI DEMOCRAZIA >>
Un incontro a due voci per andare oltre i luoghi comuni sul rapporto fra musulmani e cristiani.Per buttare luce sul fatto che è l’ Islam in questo momento storico ad avere molta paura dello Occidente. Per ricordare che la persecuzione dei cristiani in Iran o Iraq è antica e slegata dalle recenti invasioni. Per raccontare perché nei Paesi arabi sia vietato convertirsi al Cristianesimo e le ragazze cristiane di Mossul siano costrette ad indossare il velo. Sabato 15 alle ore 17.30 nella sala Muccin del Centro Giovanni XXIII si parlerà di ” Fede e libertà sotto la mezzaluna ” con due relatori d’ eccezione: Padre Bernardo Cervellera, per molti anni missionario in Cina e direttore di Asia News, e Giovan Battista Brunori, redattore esteri e vaticanista del Tg 2. Invitati da Liberal Belluno – presieduto da Rosalba Schenal – e moderati dal capo cronista de Il Gazzettino, Tiziano Graziottin, Brunori e Cervellera porteranno il loro punto di vista dal di dentro su questioni affrontate a volte con superficialità. << L’ Islam, che rappresenta una grandissima civiltà, oggi si sente minacciato. E risponde con imam onnipotenti ed oppressivi che sono lontani dalla tradizione. Ciò che conosciamo dai media è una storpiatura, perché ci vengono presentate le vicende dell’ Islam egemone che non è il maggioritario – afferma Brunori – in realtà sono in molti a volere democrazia e tolleranza, ma sono schiacciati da una minoranza. La volontà di cambiamento c’ è, specialmente nelle donne che mostrano voglia di progresso o in quei giovani che, come accade in Iran, vengono puniti se vanno su internet >>. Per Brunori, insomma, libertà e diritti umani sono soffocati da tiranni ed amministratori senza scrupoli che strumentalizzano la religione. Tanto che il Corano, per un fine che non ha nulla di religioso, viene utilizzato in modo deviato << da quei leader che dopo aver represso le correnti razionaliste ed umanitarie tengono la popolazione nell’ignoranza e nell’obbedienza >>. Padre Bernardo Cervellera toccherà il tasto delicato sul ruolo dei cristiani nei Paesi musulmani, veri << catalizzatori dell’ Islam verso la modernità e baluardo contro il terrorismo fondamentalista >>. Per Cervellera si parla di arabi e palestinesi come se fossero blocchi uniti e a volte si dimentica che sotto la mezzaluna vivono tanti cristiani a cui viene negata la libertà di professare la propria fede: << In Arabia Saudita non è permesso costruire chiese, ma neppure tenere funzioni religiose private. Non si può portare al collo la catenina con medaglietta che ha l’ effige di Gesù o Maria, ed è fuori legge tenere un rosario in mano >>. Infine rappresenta quasi una prassi nei Paesi islamici che il cristiano – come avviene in Egitto – venga emarginato da ogni tipo di responsabilità sociale.
da “” IL GAZZETTINO “” di domenica 16 dicembre 2007 a cura di Daniela De Donà
<< MOSCHEE APERTE MA SOTTO CONTROLLO >>
Padre Cervellera: ” La figura dell’ imam è importante per evitare che diventino centri di propaganda” Informazione come missione, fede e ragione, reciprocità nella libertà religiosa. Ieri sera, in una sala Muccin gremita di pubblico, si è andati dietro le quinte di luoghi comuni su Islam e Cristianesimo. Il tema proposto da Liberal Belluno, presieduto da Rosalba Schenal, ha visto protagonisti della conversazione – moderata da Tiziano Graziottin, capocronista de Il Gazzettino di Belluno – Giovan Battista Brunori, redattore esteri e vaticanista del Tg 2 e Padre Bernardo Cervellera, missionario e direttore di Asia News, agenzia che spesso, unica fonte di notizie per l’ Occidente. Proprio dal delicato tasto dell’ informazione si è dato avvio all’ incontro. << Giornali e network risparmiano sui corrispondenti e così si cucinano notizie preconfezionate da 2-3 agenzie internazionali >>, ha ricordato Cervellera. E l’ informazione diventa problema morale oltre che professionale con i diritti umani che, come precisato da Brunori << solo da poco sono diventati notizia >>. Porta aperta poi sulla questione del fondamentalismo: << Tutto dipende dall’interpretazione del Corano per cui, secondo i canoni del VII secolo, solo gli islamici vanno salvati e chi è fuori va eliminato, a cominciare dai musulmani moderati >>. Sulla reciprocità nel rispetto della fede professata il parere di Padre Cervellera è che le moschee possono legittimamente essere aperte in Italia << ma devono essere controllate, perché non diventino un centro di propaganda fondamentalista. Soprattutto bisogna verificare chi è l’ imam che guiderà la moschea >>. Se il divario fra Occidente cristiano – giudaico e mondo musulmano sta nei valori ” illuministi ” della democrazia e della libertà dell’ individuo ecco che per Brunori << quando dialoghiamo con il mondo islamico dobbiamo essere orgogliosi di queste radici >>. Gli fa eco in tal senso Cervellera: << I musulmani si scandalizzano per l’ ateismo dell’ Occidente che, senza identità, pare non avere Dio >>. Ad aiutare l’ Islam moderato ad uscire dall’angoscia della libertà religiosa negata è proprio il Cristianesimo che può fungere da trait d’ union verso la modernità e da riduttore, quindi, del pericolo fondamentalista. La speranza espressa dai relatori, insomma, è che il mondo occidentale – governi compresi – sostenga la voglia di cambiamento di un Islam moderato al fine di frenare chi sostiene la dottrina del martirio e traduce, per tradizione, la parola libertà con ” disordine “. Auguri di Natale, infine. Portati dal sindaco Antonio Prade che ha sottolineato come <<gli appuntamenti di Liberal rappresentino per Belluno un’ ancora nel mondo della cultura>>.