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Davide Giacalone
voce di RTL 102.5
da “”DALLA PRIMA ALLA TERZA REPUBBLICA – la vera storia di una lunga transizione””
(Ed. Libero FREE) di Davide Giacalone
Le dimissioni di Berlusconi e la nascita del governo presieduto da Monti segnano la fine di un periodo politico, quello della “Seconda Repubblica”. Costituzionalmente mai nata, non potrà neanche essere chiusa se non si riuscirà a dar forma alle istituzioni e ai contenuti della terza. In Italia le transizioni sono lunghe. Qualche volta questo attutisce i contrasti, qualche altra li rende strazianti. Per riuscire a capire quel che succede occorre sapere come ci si è arrivati. E per riuscire a vedere quel che accadrà occorre non mentire su questo passaggio decisivo. Chi credeva che il cambio della guardia, a Palazzo Chigi avrebbe avuto effetti taumaturgici, che i mercati avrebbero festeggiato, s’è dovuto ricredere. Noi raccontammo quell’errore, senza per questo tacere il fatto che il governo precedente era comunque finito. Servono una destra capace di decidere e una sinistra che seppellisca i suoi mostri ideologici. Serve uscire dalla contrapposizione sterile. Sarà possibile solo praticando il linguaggio della verità.
Da “IL GAZZETTINO” di domenica 22 gennaio 2012 intervista a Davide GIACALONE
di Daniela De Donà
Referendum per cambiare la legge elettorale: bocciato. Che ne dice ?
<< I quesiti erano mal concepiti e la Corte Costituzionale non ha potuto agire diversamente. Ma non c’è dubbio che i cittadini italiani vogliono che venga cambiato il porcellum: gli italiani dovrebbero prendersela allora con i comitati referendari >>.
Della caccia scontrini ed evasori a Cortina si è detto di tutto e di più. Perché questo impatto mediatico ?
<< Se ne è voluto fare un caso esemplare. Non credo che sia un buon modo di procedere, ma di certo se si fosse perseguita la strada di incroci tra “banche dati” l’impatto non sarebbe stato così forte>>.
Lei si è occupato di sanità sostenendo la tesi che gli ospedali piccoli vanno chiusi. Tocca un tasto sensibile ai bellunesi ?
<< In Italia ci sono troppi piccoli ospedali. Occorre intervenire però con intelligenza. In montagna ? Servono presidi sanitari efficienti, non necessariamente ospedali >>.
A breve sarà in libreria il suo nuovo libro sui presidenti della Repubblica intitolato < L’uomo del Colle >>.
<< La presidenza della Repubblica nel nostro ordinamento costituzionale è un potere elastico, non come il Governo e il Parlamento che sono rigidamente regolamentati. Di fatto il potere del Presidente della Repubblica è in crescita. Einaudi praticamente non parlava, De Nicola non fece mai gli auguri di fine anno, Leone si espresse solo con messaggi alle Camere. Oggi il Quirinale è al limite: Napolitano dice la sua quotidianamente e fuori da ogni liturgia. Siamo al limite della monarchia se pensiamo che il re d’ Italia non poteva intervenire nelle questioni di governo >>.