Cosa fare, ora, subito per l’Italia
Davide Giacalone
Moderatore
Alessandro Tibolla
Vicecapocronista de “Il Gazzettino” di BL
Invito dell’incontro:
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Locandina:
da “Il Gazzettino” di Belluno, domenica 13 gennaio 2013 di Daniela De Donà
<<Non siamo ” malati “, però è necessario eliminare lo spreco>>
<<ECCO L’ ITALIA DA TAGLIARE>>
Il bel Paese, monitorato a tutto tondo, passato in rassegna nell’attualità dall’occhio attento di Davide Giacalone. Il primo appuntamento del 2013 proposto dall’ Associazione LiberalBelluno punta a offrire risposte alla domanda chiave: cosa fare, ora, subito per l’ Italia ? A dare risposta sarà l’editorialista di Libero e Il Tempo, voce di radio Rtl 102.5 e autore di saggi e inchieste che parlerà nella sala Teatro del Centro Congressi, sabato 19 alle 17.30.
Introduce e modera l’incontro Alessandro Tibolla, Vicecapocronista del Gazzettino di Belluno.
Cominciamo da una questione generale: l’ Italia è veramente il malato d’ Europa ?
<<Assolutamente no. Lo furono i tedeschi, semmai, alla fine del secolo scorso. Il nostro è un Paese ricco e solido, che cresce ed esporta. Ma in cui solo la metà dell’economia risponde al mercato, mentre l’altra metà pesa sulle spalle di chi corre. Quel corpo sano ha un sistema nervoso, istituzionale, in tilt. Basterebbe che fosse diffusa la consapevolezza di quali sono effettivamente i nostri guai, perchè si possa superarli. L’ Italia si riprende in fretta, quando viene liberata dagli incubi del proprio passato>>.
Immaginiamo che lei abbia davanti il genio con la lampada: quali i tre desideri che userebbe per fare qualcosa per l’ Italia, ora e subito ? <<Chiederei che i cittadini fossero consapevoli che tagliare la spesa pubblica, com’è necessario, non significa tagliare i servizi, ma gli sprechi. Ciò li renderebbe più capaci di scegliere una classe politica capace di farlo>>.
Tocchiamo ora alcuni nervi scoperti: gli organici delle forze dell’ordine languono, mancano fondi per benzina e riparazione dei mezzi. Forse se tagliassero un po’ i ricevimenti nei palazzi del governo d’ Italia …. <<Non basterebbe, ma è giusto farlo. Un problema, però, è anche in quel plurale, palazzi: si deve pensare ad una riorganizzazione per non duplicare costi e pagare bene chi merita>>.
E cosa pensa dell’uso delle intercettazioni telefoniche ad uso delle Forze di polizia ? <<Favorevolissimo. Sono contrario a usarle nei processi. Inorridisco quando vengono pubblicate>>.
Lei si è occupato di tutti i presidenti della Repubblica: chi salva e chi butta dalla torre ? <<I presidenti non si buttano. Li distinguerei in tre periodi. I primi furono monarchici, poi venne la lunga stagione degli organici alla maggioranza parlamentare e infine quella degli antagonisti alla maggioranza>>.
da “Il Gazzettino” di Belluno – domenica 20 gennaio 2013 di Daniela De Donà
Centro Congressi Giovanni XXIII affollatissimo per il ritorno, voluto da Liberal, di Davide Giacalone
<<ITALIA SOTTO ATTACCO ANCHE PER I MARO’>>
Nessuno ne esce promosso. Berlusconi, Bersani, Ingroia, Grillo, Monti e il ministro Profumo.
E anche alcuni presidenti della Repubblica vanno rimandati a settembre.
Davide Giacalone bacchetta, quando non scuoia. Sempre con dati alla mano. Ma, pure, fa un’iniezione di pacato ottimismo:<< L’ Italia è un Paese solidissimo, ricco di tecnologia dove, però, il 50% campa sull’ altro 50% che la produce. Eppure subiamo attacchi siamo sotto al tallone dei tedeschi che pensano che l’euro sia il marco>>.
E non sono frecce da poco. << Perchè oggi siamo preda facile – così motiva l’editorialista di Libero e Il Tempo e voce di Rtl 102.5 – tra le cose che riescono bene agli italiani è che combattono guerre tra loro, utilizzando magari gli alleati stranieri per farsi più male>>.
Ieri sera la sala Teatro del Centro Congressi, affollata da centinaia di persone, ha applaudito l’intervento di Giacalone che, introdotto da Alessandro Tibolla, vicecapocronista del Gazzettino di Belluno, ha toccato la questione dei cosidetti Marò prigionieri: << Dall’India abbiamo preso belli schiaffoni, certo abbiamo commesso degli errori, come far attraccare la nave e può essere che i militari abbiano sparato, ma tocca al tribunale militare italiano stabilirlo>>. L’ Italia invece ha restituito a paesi amici anche persone che avevano ucciso: perchè l’ India non lo fa ?
<<I Marò sono ostaggi di uno scontro articolato sul terreno degli affari. Al centro c’è Finmeccanica, che si occupa di armi: non significa commercio criminale, si fa con l’appoggio dei governi>>, è la risposta di Giacalone, che precisa: <<Finmeccanica è un gioiello italiano finita nelle mani di un ‘amministrazione forse sbagliata, che gli stranieri sarebbero felici di portarci via>>.
Anche l’attualità entra nel calderone dell’incontro organizzato dall’Associazione Liberal presieduta da Rosalba Schenal. E gli scontri in Mali e il sostegno dato dall’Italia ai francesi vengono così commentati: <<L’appoggio logistico viene offerto senza alcuna discussione politica, senza convocare l’aula, e nessuno adombra dubbi>>. Eppure in questa guerra contro i fondamentalisti islamici non vi è coordinamento della Nato, <<Mentre per una guerra ci deve essere la copertura giuridica internazionale>>.