Cina e liberta’: i diritti violati. La storia che l’Europa ignora
padre Bernardo Cervellera
direttore agenzia Asia News
da “” IL GAZZETTINO “” del 14 dicembre 2006 a cura di Daniela De Donà
Su invito di Liberal, sabato sarà a Belluno l’ex direttore di Fides, l’agenzia di informazione internazionale del Vaticano.
<< LA CINA ? Una prigione a cielo aperto >>
I diritti umani violati: il tema di cui parlerà Padre Cervellera, già docente a Pechino sotto mentite spoglie. Padre Bernardo Cervellera riassume il Paese del Dragone in quelle parole che gli disse un vescovo cattolico cinese costretto a vivere in clandestinità: << La Cina ha un governo arrogante. Se vuoi rispetto devi trattare i cinesi a pesci in faccia come sono soliti fare loro. Accarezzarli equivale a mostrarsi debole e allora ti disprezzano >>. Né mezzi termini né mezze misure per quel vescovo. Stesso stile per il missionario Cervellera che ha girato in lungo e in largo il Paese di Mezzo. Uno che per un anno sotto mentite spoglie è riuscito ad insegnare storia occidentale all’ Università “Beida” di Pechino prima di esserne cacciato, che ha aspramente criticato la stretta di mano di Carlo Azeglio Ciampi e del ministro degli esteri Gianfranco Fini con il presidente Hu Jintao nel 2004, che ha attaccato a voce chiara l’ imprenditoria italiana la quale, sfruttando manodopera a basso costo, non sa unire profitto a giustizia sociale. Sabato padre Bernardo sarà a Belluno, ospite di Liberal presieduto da Rosalba Schenal, per un appuntamento d’ attualità fissato per le 18 nella sala Muccin del Centro Giovanni XXIII. A tutto tondo il giornalista già direttore di Fides, l’agenzia di informazione internazionale del Vaticano, toccherà questioni intorno ai diritti umani violati. Di origini tarantine, 55 anni, laureato in lettere, padre Bernardo – che sarà presentato da Tiziano Graziottin, capo cronista de Il Gazzettino di Belluno – è tra l’altro autore di “” MISSIONE CINA viaggio nell’Impero tra mercato e repressione “” (ed. Ancora), volume che porta la prefazione di Andrea Pininfarina, vicepresidente di Confindustria.
Lei svela un Paese a cui l’ Italia e l’ Europa guardano come il paradiso del mercato.
<< Perché non ci sono sindacati, non c’è attenzione per la sicurezza nel lavoro e si può inquinare come si vuole senza pagare alcun pegno. In nome di questo mercantilismo si accetta di chiudere gli occhi su qualunque cosa. Per cui più nessuno dice che la Cina è una prigione a cielo aperto >>.
I cattolici in Cina sono cresciuti negli ultimi dieci anni al ritmo del 4-5%. Ma il recupero è di tutte le religioni.
<< Il popolo cinese è molto religioso e oggi non ne può più di materialismo. Di quello imperiale di un tempo e di quello comunista e consumista di ora. C’è ricerca di ciò che è spirituale e il governo è preoccupato dopo che si è scoperto che anche 1/3 dei membri del partito comunista cinese segue una religione >>.
Lei è attualmente direttore dell’ agenzia Asia News, edita a Roma dal pontificio istituto missioni estere. Che dire della libertà di parola ?
<< Non vi è in Cina libertà di associazione né di espressione. I giornalisti che raccontano quello che vedono vengono imprigionati e i siti internet sono censurati. Per fortuna sono bravissimi ad aggirare gli ostacoli ed arrivano lo stesso ai nostri server negli Stati Uniti >>.
Cinesi ed italiani a confronto: secondo un sondaggio della inglese BBC sono pessimisti i primi, più ottimisti i secondi.
<< I cinesi vedono nelle cose storte un incentivo a raddrizzarle. Sanno che possono contare solo sul loro impegno per migliorare la propria vita, senza sperare che qualcosa possa venire dallo Stato. Gli italiani, invece, sempre più atei, hanno paura di tutto e si lamentano sempre di tutto. Del governo, ma anche che piove. E stanno lì ad aspettare che le cose cambino >>.
da “” IL GAZZETTINO “” di domenica 17 dicembre 2006 a cura di Daniela De Donà
<< LA CINA vuole riscoprire la spiritualità >>
— E’ un Paese dove l’ industria italiana deve investire, ma con il cuore —
Ha svelato in due ore la grande inquietudine sociale della Cina “” monolite di 1.3 miliardi di persone le quali dal 1989, dopo il massacro di studenti ed operai di piazza Tienhamen, non credono più nel partito comunista “”. Padre Bernardo Cervellera, missionario e direttore dell’ agenzia giornalistica Asia News, noto anche per gli interventi in Tv ospite di Porta a Porta, Excalibur e Otto e mezzo, ha portato ieri la sua documentazione, vissuta sul campo, al pubblico che al Centro Giovanni XXIII lo ha ascoltato nell’ incontro organizzato da Liberal presieduto da Rosalba Schenal. Numeri e dati forti. L’ 80% dei bambini nelle campagne non va a scuola, il 70% dei fiumi è inquinato, 19 vescovi e 18 sacerdoti sono in prigione o in lager, 200 mila persone senza nulla in cambio, sono senza casa perché dove vivevano lo Stato ha costruito i villaggi per le Olimpiadi del 2008, nelle miniere di carbone della Cina perde la vita l’ 85% di tutti i morti in miniera del mondo. E ancora: 300 milioni di persone sono al di sotto della linea della povertà, vivendo con meno di un euro al giorno. << Eppure il Pil cresce del 10% l’ anno – ha precisato padre Bernardo – ma perché tutto va da una parte. Quella dove stanno coloro, legati al partito, che sanno cosa sono prosciutto di Parma, Ferrari e scarpe di Ferragamo >>. La Cina oggi, per padre Cervellera sta vivendo un momento epocale. Sintetizzato da due fatti: mentre ogni anno sono 85 le rivolte violente fra forze dell’ ordine da una parte ed operai, studenti e pensionati dall’altra, in 30 mila si va in fila al funerale di un vescovo cattolico. << Perché il desiderio di spiritualità è spasmodico, tanto che per ogni religioso ufficiale sono due i non ufficiali, i sotterranei. Tutti, comunque, perseguitati >>. Padre Cervellera, la cui conversazione è stata condotta da Tiziano Graziottin, capocronista de Il Gazzettino di Belluno, non ha lesinato critiche al mondo dell’ imprenditoria occidentale che, chiudendo gli occhi su diritti calpestati, vede nel Paese del Dragone solo << l’ eldorado, l’ albero dello zecchino d’oro dove semini un soldo e tiri fuori ricchezza >>. Chiaro, in tal senso è stato l’ invito lanciato agli industriali italiani: << Portate lì i nostri investimenti, ma accompagnati dai nostri valori >>.
IL LIBRO :
” MISSIONE CINA – Viaggio nell’ Impero tra mercato e repressione ” (ed. Ancora)
di Bernardo Cervellera, con prefazione di Andrea Pininfarina
– Conoscere la Cina può sembrare una missione impossibile. Eppure l’ Occidente dovrà fare sempre più i conti con questo immenso Paese – un quinto della popolazione mondiale – che sta vivendo una trasformazione radicale nel tentativo di far convivere la tradizione comunista con la logica del capitalismo. Si assiste anche al risveglio rigoglioso di una religiosità spesso perseguitata, ma mai del tutto sradicata. L’ autore – che ha vissuto e insegnato a lungo in Cina – offre una ” fotografia dal di dentro ” dell’ Impero Celeste e lascia intravedere i possibili scenari di sviluppo anche economico. Un volume a metà tra dossier giornalistico e libro di viaggio che apre una finestra privilegiata sulla Cina, su un mondo tanto lontano e così vicino. —
BERNARDO CERVELLERA, missionario del PIME e giornalista, è attualmente responsabile dell’ agenzia giornalistica “AsiaNews” (www.asianews.it). E’ stato direttore (1997-2002) di “Fides”, l’ agenzia di informazione internazionale del Vaticano, divenuta sotto la sua guida un autorevole organo giornalistico molto apprezzato dai media mondiali. Dal ‘ 95 al ‘ 97 ha vissuto a Pechino, dove ha anche insegnato all’Università di Beida come docente di Storia della Civiltà Occidentale. Collaboratore del quotidiano cattolico ” Avvenire “, è intervenuto come esperto di politica internazionale nelle trasmissioni televisive ” Porta a Porta “, ” Excalibur “, ” Otto e mezzo “.