Leo Longanesi il borghese conservatore
Francesco Giubilei
Editore e scrittore
Locandina dell’incontro
Invito dell’incontro
Presentazione a cura di Rosalba Schenal
Signore e signori buonasera.
Con Francesco Giubilei chiudiamo il ricco, per qualità di relatori e di argomenti, ciclo di incontri 2015/16.
Anche l’argomento proposto questa sera è veramente stimolante: Leo LONGANESI, la personalità anticonformista e libera del novecento italiano che ha lasciato una forte impronta nel mondo del giornalismo e dell’editoria con i suoi scritti sferzanti che hanno fissato vizi e virtù degli italiani.
Francesco GIUBILEI è nato a Cesena nel 1992, è molto giovane, già laureato in Lettere Moderne all’Università di Roma e in Cultura e Storia del sistema Editoriale a Milano.
E’ Direttore editoriale di Historica edizioni e di Giubilei Regnani Editore, ha fondato il quotidiano online di informazione culturale Cultora.it.
Collabora con varie riviste e siti internet e con il quotidiano La Voce di Romagna, di cui è stato anche responsabile marketing.
E’ docente ai Corsi di Editoria organizzati dall’agenzia letteraria Herzog a Roma e a Milano.
E’ stato inserito nel “ Catalogo dei viventi “ dal Corriere della Sera.
Il libro che presenta questa sera, è il suo quinto libro pubblicato.
Conduce Andrea BASILE, docente di lettere.
Articolo Giornale post-incontro
IL LIBRO
Scrittore, editore, illustratore, grafico… Sintetizzare la figura di Leo Longanesi in un’unica definizione risulta impossibile. Sicuramente fu una delle più geniali e irriverenti figure del panorama culturale italiano del Novecento, un intellettuale difficilmente incasellabile in una categoria precisa. Pungente umorista, coniò frasi e aforismi destinati a rimanere nell’immaginario collettivo. Inventore del rotocalco, scopritore di alcuni dei più importanti narratori italiani (tra cui Buzzati e Flaiano), pubblicò per la prima volta in Italia autori stranieri alla stregua di Hemingway e nel dopoguerra riuscì a coniugare il principio di editoria di progetto con le richieste del mercato. Negli ultimi anni sembra essere calata sulla sua figura una coltre di silenzio, ad eccezione di sporadiche iniziative: tipico destino riservato ai personaggi scomodi. Perché Longanesi fu severo fustigatore dei vizi italiani e per tutta la vita non scese a compromessi rifiutando la via più semplice. Fu frondista durante il fascismo assumendo posizioni di critica – tanto che la sua rivista Omnibus fu chiusa – e alla caduta del regime, quando sarebbe stato più comodo rinnegare il proprio passato come fecero tanti intellettuali, assunse posizioni nostalgiche. In realtà la sua era una nostalgia più per la giovinezza passata che per il regime, ma nel suo sentire fascismo e gioventù coincidevano come un periodo felice, ricco di avventure.
Le Foto dell’incontro